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003 Tarsia pavimentale della navata destra - Sibilla Cumana Siena

003 Tarsia pavimentale  della navata destra - Sibilla Cumana

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Artista: Giovanni di Stefano
Anno: 1482
Collocazione attuale: Cattedrale di Santa Maria Assunta
Luogo originario: Cattedrale di Santa Maria Assunta

INFORMAZIONI DESCRITTIVE
La terza sibilla, famosa per essere stata visitata da Enea, è invece opera documentata di Giovanni di Stefano, come ricorda un pagamento al 19 luglio del 1482. Ricordata da Virgilio nella quarta ecloga, fu celebre nel medioevo come preannunciatrice della venuta di Cristo. L'iscrizione retta da due angioletti in volo deriva infatti da Virgilio: ultima cumaei venit iam carminis aetas magnus ab integro saeclorum nascitur ordo iam redit et virgo, redeunt saturnia regna, iam nova progenies caelo demittitur alto («È ora sopraggiunto l'ultimo periodo del carme cumano, un grande ordine delle età è rinato, ora ritorna la Vergine; ritornano i regni di Saturno. Ora una nuova progenie è inviata dall'alto del cielo»). Appare come un'anziana donna, di una certa severità, con un velo che le cinge il capo. Con la mano destra regge il ramo di vischio della narrazione virgiliana, e con la sinistra stringe a sé tre libri. Altri sei, i Libri Sibillini distrutti nella leggenda di Tarquinio, bruciano impilati sul terreno alla sua destra.



003 Tarsia pavimentale della navata destra - Sibilla Cumana